Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

giovedì 6 febbraio 2014

Paul Henri Thiry d'Holbach

Da WikiPedia:

La sua opera più nota resta comunque il Système de la nature, ou des Lois du Monde Physique et du Monde Moral (2 volumi, Londra 1770): in essa egli nega l'esistenza dell'anima e di qualsiasi proprietà o sostanza spirituale e sostiene che materia e moto formano il mondo, il quale è auto-creato, eterno e governato da un rigido determinismo, il quale giustifica ogni evento.
Secondo d'Holbach anche l'uomo è "un essere puramente fisico", sottoposto alla ferrea necessità che lega insieme tutti i fenomeni naturali col rapporto di causa ed effetto, e la sua materia è organizzata in modo tale da produrre il pensiero: le stesse facoltà intellettuali, pertanto, sono modi d'essere e di comportarsi risultanti dall'organizzazione del corpo umano.
La libertà è una pura illusione, e con essa il libero arbitrio: in realtà l'uomo cerca ciò che ritiene utile al proprio benessere, secondo una sorte di legge fisica naturale ("la gravitazione dell'individuo su se stesso").
Questo è ciò che la ragione e l'esperienza ci dicono: pertanto le "verità" della religione (dall'esistenza di Dio all'immortalità dell'anima) sono sciocche superstizioni, mantenute in vita dagli interessi del clero che sfrutta l'ignoranza delle cause naturali.
D'Holbach esalta l'ateismo, concepito come primo gradino verso la virtù ("la vera virtù è incompatibile con la religione"): l'ateo conosce le leggi della natura e conosce la propria natura, sa ciò che essa gli impone e pertanto può seguirla, assecondando il proprio impulso verso la felicità.
D'Holbach ritiene, pertanto, che non si debba condannare la ricerca del piacere e della felicità terrena, purché l'interesse singolo non contraddica l'interesse collettivo: la condotta di ognuno deve riuscire a conciliargli la benevolenza dei propri simili, necessaria alla sua stessa felicità, e pertanto dev'essere diretta all'utilità del genere umano.
Il potere pubblico può e deve indurre gli uomini a seguire tali comportamenti attraverso incentivi e pene.

Il materialismo di d'Holbach, pertanto, a differenza da quello di Julien Offray de La Mettrie o del marchese de Sade, è mosso da un interesse etico - politico.
Egli, coerentemente, si impegnò in battaglie politiche, come quella per l'abolizione dei privilegi ereditari di classe, e vagheggiò l'attuazione di una "etocrazia", versione originale di uno stato utilitaristico.
Condusse una vita esemplare sotto il profilo morale, che probabilmente ispirò il personaggio di M. de Wolmar, lo scettico altruista della Nouvelle Héloïse di Jean-Jacques Rousseau.

Per d'Holbach il conflitto sociale deriva unicamente dal fatto che i vari gruppi sociali non conoscono i loro veri interessi, in quanto tali armonizzabili.

D'Holbach influenzerà, postumo, grandi pensatori come Nietzsche, Marx, Feuerbach, Leopardi.

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