Da "http://www.polimniaprofessioni.com/rivista/la-lotta-di-herman-melville" :
«Ciò che ho osato, l’ho
voluto; e ciò che ho voluto, lo farò! Mi credono pazzo… Starbuck per
esempio; ma io sono un ossesso, sono la pazzia impazzita!
Quella pazzia
furiosa che è calma solo per comprendere se stessa!
La profezia diceva
che sarei stato smembrato e io… sì! Io ho perduto questa gamba.
Faccio
la profezia, ora, di smembrare chi mi ha smembrato.
Siamo, dunque, ora,
profeta ed esecutore la stessa persona.
Questo vuol dire essere più di
quanto voi, grandi dèi, siate stati mai.
Vi derido e vi urlo dietro. […]
La strada del mio fermo proposito è percorsa da rotaie di ferro, per
andar sulle quali è scanalata l’anima mia.
Su precipizi senza fondo,
attraverso il cuore rigato delle montagne, sotto i letti dei torrenti io
mi precipito infallibile!
Niente è d’ostacolo, niente piega questa
strada di ferro».
Ricordatevi che di qualsiasi scritto, dove nasce da una idea un conflitto,
bisogna coglierne della logica l'essenza, per un sano spunto di partenza.
Se non si è schiavi di una religione, una idea anche se forte,
può far utilizzo della ragione, come del pennello ne fa l'arte.
(LexMat)
Quanto rimane, è un destino dove solo la conclusione è fatale.
Ed a dispetto della morte, tutto è libertà, un mondo di cui l'uomo è il solo padrone.
(Albert Camus)
Presentazione
La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.
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