Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

venerdì 26 luglio 2013

Michel de Montaigne

Da WikiPedia:

Un solo scrittore conosco che per sincerità posso mettere allo stesso livello se non addirittura più in alto di Schopenhauer: Montaigne.
Il solo fatto che un uomo simile abbia scritto, ha aumentato, in verità, la gioia di vivere su questa terra.
(Friedrich Nietzsche)

Michel de Montaigne

La persuasione della certezza è un indizio certo di follia e di estrema incertezza.

Noi diventiamo migliori quando siamo privi della ragione ed essa è assopita.

Il parlar che io preferisco è quello semplice e schietto, sia che io scriva sia che io parli.

Morrai non perché sei malato, ma perché vivi.
Ciò ti attende anche da sano; guarendo sfuggirai non alla morte ma alla malattia.
Ma tu non muori di ciò che tu sei malato, muori di ciò che tu sei vivo.
Chi insegnerà agli uomini a morire, insegnerà loro a vivere.

Un uomo che teme di soffrire soffre già quello che teme.

La più grande cosa al mondo è saper essere per sé.

La gioia profonda ha più severità che gaiezza; l'appagamento estremo e completo, più calma che giocondità.

Il mondo non è che una scuola di ricerca.

Alcune sconfitte sono più trionfali delle vittorie.

Il molto sapere porta l'occasione di più dubitare.

L'abitudine ci nasconde il vero aspetto delle cose.

Trovo più comodo portare per tutta la vita una corazza, piuttosto che la verginità.

L'uomo è davvero insensato: non saprebbe fare un pidocchio e fabbrica dèi a dozzine.

[Parlando dell'amicizia con Etienne de La Boétie]
Nell'amicizia di cui parlo, le anime si mescolano e si confondono in un connubio così totale da cancellare e non ritrovar più la commessura che le ha unite.
Se mi si chiede di dire perché l'amavo, sento che questo non si può esprimere che rispondendo: "perché era lui; perché ero io".

Platone, nelle sue Leggi, espone tre specie di credenze oltraggiose a proposito degli dèi: che non ci siano affatto; che non si occupino delle nostre faccende; che non rifiutino niente ai nostri voti, alle nostre offerte e ai nostri sacrifici.
Il primo errore, secondo lui, non è mai rimasto immutabile in un uomo dall'infanzia fino alla vecchiaia. Gli altri due possono essere durevoli.
(da "Delle preghiere")

Un lettore perspicace scopre spesso negli scritti altrui perfezioni diverse da quelle che l'autore vi ha poste e intraviste, e presta loro significati e aspetti più ricchi.

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