Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

martedì 8 ottobre 2013

Marcel Proust

Da WikiQuote: 

Si guarisce da una sofferenza solo a condizione di provarla pienamente.

Un dolore causato da una persona amata può essere amaro, anche quando si inserisce in mezzo a preoccupazioni, occupazioni, gioie che non abbiano per oggetto quell'essere e da cui la nostra attenzione solo di tanto il tanto si distoglie per tornare a lui, ma quando un simile dolore nasce nel momento in cui la felicità di vedere quella persona ci colma per intero, l'improvvisa depressione che allora pervade la nostra anima, fino a quell'istante soleggiata, protetta e calma, determina in noi una furibonda tempesta contro cui non sappiamo se saremo capaci di lottare fino all'ultimo.

La felicità non può attuarsi mai. Anche se le circostanze vengono superate, la natura trasporta la lotta dall'esterno all'interno e, a poco a poco, muta il nostro cuore abbastanza perché desideri una cosa diversa da ciò che gli vien dato di possedere.
E se la vicenda è stata così rapida che il nostro cuore non ha avuto il tempo di mutare, non per questo la natura dispera di vincerci, in una maniera più tardiva, è vero, più sottile, ma altrettanto efficace.
Allora, all'ultimo istante il possesso della felicità ci vien tolto, o piuttosto, a questo stesso possesso la natura, per un'astuzia diabolica, dà incarico di distruggere la felicità.
Avendo fallito in tutto quanto rientra nel campo dei fatti della vita, la natura crea un'estrema impossibilità, l'impossibilità psicologica della felicità.
Il fenomeno della felicità non s'avvera o dà luogo alle reazioni più amare.

L'istinto detta il dovere, e l'intelligenza fornisce il pretesto per eluderlo.

I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti provengono dalla loro intelligenza.

Si diventa morali non appena si è infelici.

Il pacifismo moltiplica talvolta le guerre e l'indulgenza la criminalità.

Chi non combatte può dire quello che vuole, è perché non se la sente di farsi ammazzare, è per paura.

Conosci Marcel Proust? Scrittore francese, perdente assoluto: mai fatto un lavoro vero, amori non corrisposti, gay; passa vent'anni a scrivere un libro che quasi nessuno legge, ma è forse il più grande scrittore dopo Shakespeare.
Comunque, arrivato alla fine della sua vita, si guarda indietro e conclude che tutti gli anni in cui ha sofferto erano gli anni migliori della sua vita, perché lo hanno reso ciò che era.
Gli anni in cui è stato felice, tutti sprecati: non gli hanno insegnato niente.
(Little Miss Sunshine)

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