Marcello Marchesi (1912 - 1978), comico, regista e sceneggiatore italiano.
Citazioni di Marcello Marchesi
- Essere o benessere?[1] (dall'opera omonima, Rizzoli)
- Finalmente una buona notizia, la bomba atomica non causa il cancro! (citato in Fernando Palazzi, Dizionario degli aneddoti, Baldini Castoldi Dalai, 2000)
- Odio bonariamente tutti. (da Il sadico del villaggio)
Senza fonte
- Il critico è uno che sul libro fa il tassello, come se fosse un'anguria: se è rosso dice che è bello senza assaggiarlo.
- Se ritardo d'un paio d'ore succede la fine del mondo, se muoio non se ne accorge nessuno.
Frasi celebri... riviste
- Chi corrompe paga di meno.
- Chi si inferma è perduto.
- Chi va piano va sano e... viene tamponato poco lontano.
- Dimmi con chi vai e ti dirò se vengo anch'io.
- Due parallele si incontrano all'infinito, quando ormai non gliene frega più niente.
- Il mondo è fatto a scale, chi è furbo prende l'ascensore.
- La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
- La pubblicità è il commercio dell'anima.[2]
- Lunga la fila, stretta la via, fece un sorpasso e... così sia.
- Nessuna nuora, buona nuora.
- Non ho niente da dire, ma lo devo dire.
- Oggi l'erba-voglio cresce come il fieno nel portafoglio pieno.
Slogan pubblicitari
- Con quella bocca può dire ciò che vuole.
- Falqui: basta la parola!
- Il brandy che crea un'atmosfera.
- Il signore sì che se ne intende.
- Non è vero che tutto fa brodo.
100 Neoproverbi
- L'uomo propone e Dio indispone. (1975: p. 93)
- Chi non lavora si arrangia. (1975: p. 93)
- Chi lascia il «Viareggio» per lo «Strega» del «Marzotto» se ne frega. (1975: p. 93)
- Non c'è lue[3] senza re. (1975: p. 93)
- Chi tardi arriva male parcheggia. (1975: p. 93)
- La cultura a dispensa dispensa dalla cultura. (1975: p. 94)
- Impara l'arte, mettila da parte e fatti raccomandare. (1975: p. 94)
- Gallina vecchia fa la plastica. (1975: p. 95)
- Tra il dire e il fare c'è una busta da dare. (1975: p. 95)
- Raglio d'asino vince il festival. (1975: p. 95)
- Il diavolo fa le pentole, i preti fanno i coperchi. (1975: p. 95)
- L'unione fa lo sciopero. (1975: p. 96)
- L'eccezione conferma la corruzione. (1975: p. 96)
- L'occasione fa l'uomo ministro. (1975: p. 96)
- Si vis pacem para bellum, si vis bellum para culum. (1975: p. 97)
- Mafia tempora currunt. (1975: p. 97)
- Chi guida dopo mangiato digerisce da ingessato. (1975: p. 97)
- Mentre voi dormite Freud lavora. (1975: p. 98)
- La superbia andò a cavallo e tornò in yacht.
- Ogni rovescio ha la sua medaglia.
Diario futile di un signore di mezza età
- Burocrazia: bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli.[4]
- Il successo fa scandalo. Lo scandalo fa successo.
- "La pubblicità è necessaria" dice F.M., pontefice dell'advertising. "La gallina, quando ha fatto l'uovo, canta; l'anatra no. Nei negozi tutti chiedono uova di gallina, ma nessuno chiede uova di anatra. Chiaro?"
- La voce della coscienza è antipatica come la nostra, ascoltata al registratore.[5]
- Night. Buone ragazze di cattiva famiglia con cattivi ragazzi di buona famiglia.
- Un caso pietoso commuove, due anche, tre deprimono, dieci amareggiano, cento scocciano, mille rallegrano gli scampati.
- Regola per la mezza età
Non parlare | non vedere | non sentire | e cercare | di far finta | di capire. (1975: p. 59) - Abbiamo un nuovo ordine religioso: i cappuccini Hag.
- Oggi tutto non basta più. (1975: p. 60)
- È uno scrittore in stato interessante. Aspetta un romanzo. (1975: p. 63)
- Balera
Ragazze buone | ragazze belle | con l'odore | di minestrone | sotto le ascelle. (1975: p. 66) - Famiglia del Sud. Basta spostare un mobile, che viene fuori un ragazzino. (1975: p. 67)
- Mangiare è un diritto, digerire è un dovere.
Il malloppo
- A me capita di odiare non una classe ma solo una persona. Alla volta.
- Anche i maschietti devono giuocare con le bambole. Così acquistano il senso della famiglia. Ne acquistano tanto che da grandi finiscono, quasi sempre, per averne due.
- Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano.[6]
- Anche un cretino può scrivere un saggio e non viceversa.
- Baldrache, è una nuova profumazione di Guerlaine.
- Bocciate, bocciate un po' di figli del popolo. Che rimanga qualche idraulico.
- Caffè Kag! Bevetene quanto volete, e anche di più.
- Che Dio ci perdoni. E ci perdonerà. È il suo mestiere.
- Chi apre le inchieste le chiuda.
- Chi è felice è stupido. Non è vero ma consola.
- Consigli per una cura dimagrante: basta dare lo smalto rosso alle unghie dello zampone per renderlo meno appetitoso. Con un braccialetto alla caviglia, poi, è repellente.
- Da giovane avevo una vena umoristica. Adesso ho una vena varicosa.
- Dal mio fioraio le corone da morto le fa la nonna così si abitua all'idea.
- Dio, dammi un assegno della tua presenza.
- Domine subisco [7].
- Dicono ai gobbi che portano fortuna. Per consolarli.
- È sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.
- E se i giovani di oggi fossero fessi? Può capitare, ogni tanto, una generazione di fessi. Poi, la prossima, intelligentissimi.
- Era avarissimo: quando dava la mano porgeva solo due dita.
- Esercito al potere sono calci nel sedere.
- Ho fatto l'amore dappertutto meno che in una cabina elettorale. Là ho preso solo delle fregature.
- I figli sono un genere voluttuario.
- I testicoli del toro vanno mangiati sul posto. Se il toro ci sta.
- Il sesso è sporco? Basta lavarlo.
- Il girello dei bambini bisogna tenerlo da parte per quando si è vecchi, che si cade sempre.
- Il premio "La Donna Ideale" è stato conferito quest'anno ad Anita Garibaldi che, come risulta dal monumento al Gianicolo, va a cavallo, allatta il bambino e spara. Tutto contemporaneamente.
- In caso di pericolo tirate un moccolo.
- L'amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero.
- L'importante è che la morte ci trovi vivi.
- L'Italia è una donna di facili consumi.
- L'umanità è un personaggio umoristico.
- L'uomo fa dei movimenti inutili. Per questo è superiore alla macchina.
- La droga è bella. La droghiera è meglio.
- La felicità non è ereditaria, la lue[3] sì, il cancro forse.
- La Giustizia deve avere il suo corso, come Garibaldi.
- La logica è una forma di pigrizia mentale.
- La rivoluzione si fa a sinistra, i soldi si fanno a destra.
- La sagra degli osei è stata vinta da un merlo drogato con larve, semi di canapa e grappa.
- La voce della coscienza è antipatica come la nostra sentita al registratore.[5]
- Ma procediamo con disordine. Il disordine dà qualche speranza. L'ordine nessuna. Niente è più ordinato del vuoto.
- Mangiate merda, milioni di mosche non possono sbagliare.
- Meglio dallo psicanalista che dal confessore. Per questo è sempre colpa tua, per quello è sempre colpa degli altri.
- Mi sento sotto la cresta dell'onda.
- Mi sono accorto di essere troppo gentile per il mio carattere.
- Ministro senza portafoglio non teme lo scippo.
- "Muore una madre al matrimonio del figlio". Il modo migliore per rovinare la cerimonia alla nuora.
- Nell'isola di Wight le mucche si sono messe a fumare l'erba.[8]
- Nessuno si è mai ammazzato perché non riusciva ad amare il prossimo suo come se stesso.
- Nessuno è ateo in trincea [9].
- Non è vero che tutti i vecchi sono rompicoglioni. Io, per esempio, sì.
- Non esistono innocenti: tutti abbiamo passato un raffreddore a qualcuno.
- Non fate troppi esami di coscienza. Sono nocivi. I detersivi corrodono le tubature. Meglio i tranquillanti. I tranquillanti, però sono sconsigliati ai fedeli perché sostituiscono la preghiera e danno la serenità dello spirito senza la Grazia Divina.
- Non ho fame. Non ho sete. Non ho caldo. Non ho freddo. Non ho sonno. Non mi scappa niente. Come sono infelice.
- Non si vive di Ricordi. Solo Giuseppe Verdi c'è riuscito.[10]
- Non sprecate il vostro suicidio, ammazzate prima qualcuno che vi è odioso
- Oggi vanno di moda i preti elastici. Concilianti con i protestanti. Commossi con gli ortodossi. Disinvolti con i capovolti. Felici con le peccatrici. Le sposerebbero!
- Ognuno ha la sua droga. La droga di Dante è l'Allegoria.
- Perché denunciare il reddito dopo il bene che vi ha fatto?
- Prima di accendere una sigaretta alla marijuana chiedete ai presenti se gli dà piacere il fumo.
- Prima di dire che uno è stronzo bisogna assaggiarlo. Se sa di merda allora sì. Se no, si rischia una querela.
- Quando la dissacrazione è a portata di stupido, bisogna dissacrare lo stupido.
- Quando la parola "volgare" non avrà più senso, saremo tutti uguali.
- Quelli che si alzano presto sono un po' tutti parenti.
- Solo 4 pomodori su 10 diventano pelati Cirio. Gli altri sono buoni.
- Testa di sesso è un insulto?
- Togliamo a Cesare quello che non è di Cesare. Meglio. Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Ventitré pugnalate.
- Tutti gli uomini sono uguali. A chi?
- Una buona notizia, finalmente: l'atomica non causa il cancro.
- Una delle cose fondamentali della vita è la dignità. Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla.
- Venderei le mie memorie al miglior offerente, ma non mi ricordo un tubo.
- Vivi e lascia convivere.
- Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli".
Sancta Publicitas. 100 flores sententiarum
2. FANFANI. Brevi nanu- Dal latino: Brevi manu
- Alla mano (per vie brevi, non formali)
- Dal latino: Cicero pro domo sua
- Cicerone [che parla] per la propria casa.
- Dal biblico Genesi: Fiat lux
- Sia fatta la luce.
- Dal latino: Si vis pacem para bellum unito alla formula liturgica latina: per omnia secula seculorum. Amen
- Dal latino: Lapsus calami
- Errore dovuto alla penna
- Dal precetto giuridico: In dubiis pro reo
- Nel dubbio [decidere] in favore del [presunto] reo.
- Dalle parole rivolte, secondo una leggenda, da San Pietro a Gesù apparsogli sulla via Appia:«Domine, Quo vadis? » [12]
- Signore, dove vai?
- Dalla frase di Gesù: Noli me tangere (Vangelo di San Giovanni)
- Non mi toccare [trattenere, nel testo biblico].
- Dal detto francese: Noblesse oblige
- La nobiltà obbliga
- Dal proverbio latino: Homo homini lupus
- L'uomo è lupo per l'uomo.
Il meglio del peggio
- Un episodio che mi fa amare Raimondo Vianello.
Bombardamento. Batteria contraerea inceppata. Tutti via per i campi, lunghi stesi fra le zolle a bocca sotto. Mentre l'inferno continua, Raimondo si alza, solleva una zolla meno dura delle altre, la soppesa, si guarda in giro e la getta con forza sull'elmetto di un artigliere, rannicchiato e tremante.
"Aiuto... sono stato colpito... mamma!"
Raimondo si distende vicino a lui.
"Non è niente. Sta' tranquillo, sono stato io. Ti ho tirato un po' di terra, sei contento? Di' la verità: sei contento che sia stato io? Pensa se era una scheggia. Allegro, era uno scherzo." (BUR, 1981, p. 55)
Essere o benessere
- Quando il benessere bussa alle porte poveri e onesti tenetevi forti. (p. 11)
- Pianificazione
Inverno a Montecarlo. | Estate alle Bahamas. | Autunno in Scozia. | Primavera a Capri... | L'anno è sistemato. | La coscienza no. (p. 13) - Matti a Mauthausen
Per errore \ restò chiuso | quella volta | nella nostra camera a gas | uno delle SS. | Morimmo ridendo. (p. 17) - Pura
L'amavo | ma morii pura. | Poi, | per stabilire | una colpevolezza | non mia, | mi tolsero la purezza | durante l'autopsia. (p. 21) - Tutto | della vita ho avuto | quel che volevo | e quello che ho temuto. (p. 22)
- Longanesi
Mi sentivo qualcuno | quando |mi ascoltava. - Qui | non c'è niente di sacro | tranne l'osso| dove si prendono i calci. (p. 24)
- Stagione alta
Nella Chiesa \ di Cattolica | atmosfera balneare | fino a un metro dall'altare. | Donne in pantoloni, | uomini in shorts, | Cristo in slip. (p. 24) - Orgoglio missionario
Ci ho messo tutta la vita | ma ora | cento negri al giorno | d'acqua lustrale aspergo. | Tutt'intorno, | nella giungla convertita, | risuona il tam tam... | tum ergo. (p. 26) - Disfunzione religiosa
È un turbamento della psiche | mai capitato finora: | ha gettato la tonaca alle ortiche... | è diventato suora. (p. 30) - .. è un signore | di mezza età | l'altra mezza | non si sa... (p. 31)
- Bollettino
Ritirata | su tutta la fronte | dei pochi capelli | ribelli | alla dittatura | del generale Tempo. (31) - Lo sbaglio
È sbagliato | raccontar le favole | ai bambini per ingannarli, | bisogna | raccontarle ai grandi | per consolarli. (p. 32) - A tavola si invecchia
Mi colpiscono | di una donna | le stesse parti del pollo: | coscia, petto, collo... (p. 40) - Progresso
Bella | la vita di adesso: | si vive più a lungo | si muore più spesso. (p. 46) - Ricetta
Dissossare | la verità | per cucinarla | meglio. (p. 47) - Padre di famiglia
Diviso | tra il piacere | della casa | e la casa | del piacere. (p. 48)Lapide consolante
Uomo retto. | Dopo una vita | lineare | morto in curva. (p. 49) - Paradiso per industriali | lassù i cavalieri del lavoro | diventano cavalieri del riposo | e giocano a bocce contenti | con le teste dei loro concorrenti
Il sadico del villaggio
- Catttttivo
Legge trattati | di chirurgia | immaginando | tutto | senza anestesia. (p. 75) - Moralista
Compra i libri | per strapparne | le pagine oscene. | Gli costa un po' | ma gli fa bene. (p. 79)
Chi sarebbe?
- Giulio Andreotti: Chi non muore si risiede. (p. 101)
- B.B.: Dio me l'ha data, guai a chi non me la tocca. (p. 101)
- Umberto Eco: La pietra di Pappagone della cultura italiana. (p. 102)
- Helenio Herrera: L'allenatore in scarica.
- Dacia Maraini: La penna montata. (p. 102)
- Indro Montanelli: L'Italia dei Luoghi Comuni. (p. 102)
- Luchino Visconti: L'ape regìa. (p. 103)
Citazioni su Marcello Marchesi
- Gli umoristi da noi non hanno mai avuto fortuna. Non che non ce ne
siano. Ce ne sono, ma si contano sulle dita d'una mano: mosche bianche
in uno sciame di mosche nere, e pecore nere in un gregge di pecore
bianche.
Uno dei più fecondi è Marcello Marchesi.
Del grande umorista ha la sagacia psicologica, l'indulgenza e la malinconia, soprattutto la malinconia. (Roberto Gervaso) - Ha l'agilità, l'entusiasmo, la verve d'un ventenne. È sempre pronto a far brigata, spettacolo, bisboccia. Come animatore non ha rivali: surclassa persino Walter Chiari, che gli deve i più bei testi del suo repertorio e i suoi successi più clamorosi. (Roberto Gervaso)
- Per circa vent'anni, fino alla morte tragica per un banale incidente sulla spiaggia, avvenuta nel 1978, Marcello Marchesi fu il prolifico autore di slogan, ispiratore di marchi e di campagne, sceneggiatore di Caroselli. Il nerboruto eroe o atleta, che scolpiva la parola Plasmon alla fine del Carosello, nacque da un'idea di questo umorista prestato alla publicità. (Gianluigi Falabrino)
Note
- ↑ Il riferimento è alla celeberrima citazione "Essere o non essere?" dall'Amleto di William Shakespeare.
- ↑ Confronta Henry Ford: "La pubblicità è l'anima del commercio".
- ↑ a b Altro nome della sifilide.
- ↑ Il riferimento è a Vittorio Alfieri: "Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli".
- ↑ a b La citazione appare in due forme diverse in Diario futile di un signore di mezza età e Il malloppo.
- ↑ Citazione resa celebre dall'omonima raccolta di aforismi umoristici curata da Gino e Michele e Matteo Molinari (Einaudi, 1991).
- ↑ http://espresso.repubblica.it/dettaglio/nessuno-e-ateo-in-trincea/2178692/18
- ↑ Il riferimento è ai celebri festival di musica rock dell'isola di Wight degli anni 1968-70.
- ↑ http://espresso.repubblica.it/dettaglio/nessuno-e-ateo-in-trincea/2178692/18
- ↑ Si riferisce alla storica casa editrice musicale milanese Ricordi, che ebbe Verdi sotto contratto.
- ↑ Jane Fonda aveva sposato il regista francese Roger Vadim.
- ↑ Su questa leggenda Henryk Sienkiewicz scrisse un romanzo che fu portato sullo schermo da Mervin Le Roy con il titolo Quo Vadis?
- ↑ Nel 1969 Samuel Beckett fu insignito del Premio Nobel per la letteratura, ma non si presentò a ritirarlo.
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