Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

mercoledì 18 settembre 2013

Ateo forte

Per una voce completa: "http://it.wikipedia.org/wiki/Ateismo".

Da Wikipedia:

Ateismo forte

La posizione chiamata ateismo forte (o ateismo esplicito) è quella secondo cui non esiste alcun dio (a-theos: senza dio) o alcuna forza, volontà entità, superiore.
Ad essa si oppone l'ateismo debole, che è la mancanza o assenza di fede in un certo dio, senza la pretesa che questo non esista.
L'ateismo forte asserisce positivamente, quanto meno, che non esiste alcun dio o divinità, e può spingersi fino a sostenere che l'esistenza di alcune o di tutte le divinità è impossibile dal punto di vista logico.

Ad esempio, gli atei forti sostengono comunemente che la combinazione di attributi che possono essere ascritti a Dio (quello di Abramo), quali ad esempio: onnipotenza, onniscienza, onnipresenza, trascendenza, omnibenevolenza, è logicamente contraddittoria, incomprensibile, o assurda; quindi si afferma che l'esistenza di Dio è impossibile a priori.
Similarmente, l'ateismo esplicito può sostenere che qualsiasi asserzione circa l'esistenza sovrannaturale è irrazionale e falsa a priori (vedi la voce: noncognitivismo teologico).

Nella condizione di ateismo forte l'esistenza si configura come una derivazione naturale di eventi del tutto legati a leggi chimiche e fisiche, e l'anima, lo spirito, la psiche non sarebbero altro che reazioni elettro-chimico-fisiche, la rielaborazione di informazioni percepite attraverso i sensi comuni.
L'ateismo forte esclude ogni qualsivoglia imputazione dell'esistenza a forme diverse o superiori, come è invece evidente nelle religioni, segna l'esistenza dell'essere fissata nel tempo, e non in dimensioni atemporali, concepimento e morte, come eventi associati esclusivamente a fenomeni clinici.
L'ateismo forte esclude e non concepisce in alcun modo l'intervento nell'uomo e nell'universo che lo circonda di una qualsiasi intelligenza o piano superiore.
La persona è fine a se stessa.
Ciò non comporta che l'ateismo forte sia estraneo ad una convivenza civile, ma piuttosto l'ateo è molto spesso dedito ad opere benevole e altruistiche proprio perché implica nel bene la sopravvivenza della specie.
L'"ateismo forte" sostiene anche, che, una persona atea compie un atto seguendo la propria morale, a differenza del religioso che a seconda di come si comporta, pensa che dopo la morte verrà punito o ricompensato.

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