Presentazione

La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.

martedì 20 agosto 2013

L'errore di Cartesio - Antonio Damaso

Da WikiPedia:

"È come se noi fossimo posseduti da una passione per la ragione: un impulso che ha origine nel nucleo del cervello, permea gli altri livelli del sistema nervoso ed emerge sotto forma di sentimenti o inclinazioni inconsce a guidare il processo di decisione."
(Antonio Damasio, "L'errore di Cartesio: Emozione, ragione e cervello umano", 1994)

Damasio esplora l’essenziale valore cognitivo del sentimento, contro la drastica separazione tra emozione e intelletto introdotta da Cartesio, prendendo spunto dal celebre caso di Phineas Gage.

L’insieme mente-cervello

L’autore definisce il complesso mente-cervello come organismo indissolubile.
Esso interagisce con l’ambiente generando risposte esterne (comportamento) e risposte interne, che in parte costituiscono immagini.
Secondo Damasio sarebbero proprio tali immagini a costituire la base della mente, la cui presenza dovrà soddisfare una condizione essenziale: "la capacità di dispiegare le immagini internamente e di ordinarle in un processo chiamato pensiero."
La conoscenza fattuale necessaria per ragionare e decidere viene alla mente sotto forma di immagini.
Le immagini sono basate sulle rappresentazioni neurali organizzate topograficamente e avvenenti nelle cortecce somatosensitive di ordine inferiore.
Il pensiero stesso si costituisce di immagini e anche le parole e i simboli arbitrari sono basati su rappresentazioni topograficamente organizzate che potranno divenire immagini.
"In massima parte, le parole che usiamo nel nostro discorso interno, prima di pronunciare o di scrivere una frase, esistono nella nostra coscienza come immagini visive o uditive; se non divenissero (per quanto fugacemente) immagini, non sarebbero alcunché di conoscibile."

Emozioni e sentimenti

Intendendo emozione come una serie di cambiamenti di uno stato corporeo corrispondenti ad uno specifico sistema cerebrale attivato da immagini mentali, il sentimento secondo Damasio si definisce come il sentire un'emozione.
L’autore individua una varietà di sentimenti che avrebbe preceduto evolutivamente gli altri: i sentimenti di fondo.
Essi originano da stati corporei e non da stati emotivi, dallo stato corporeo che prevale tra le emozioni.
Il sentimento di fondo corrisponde all’immagine che un individuo ha del proprio corpo quando questo non sia agitato dalle emozioni.
Damasio afferma dunque che senza sentimenti di fondo sarebbe il nucleo stesso della rappresentazione del sé ad essere infranto.
Un’estesa perdita o modificazione del senso complessivo dello stato corporeo, la conseguente riduzione della propria rappresentazione emotiva, sarà quindi ciò che accadrà nel caso dell’anosognosia.
Il paziente anosognosico, senza la possibilità di valersi di input corporei attuali, non riuscirà ad aggiornare la rappresentazione del proprio corpo e a rendersi conto o meglio a ricordare il proprio nuovo stato patologico.

L’ipotesi del marcatore somatico

Dinanzi a un campo di possibili decisioni, l’esito negativo relativo ad una di esse produrrà una sensazione spiacevole, somatica, che contrassegnerà un’immagine: il marcatore somatico.
La teoria di Damasio stabilisce che ruolo del marcatore somatico sia quello di forzare l’attenzione sull’esito negativo al quale può condurre una certa azione, agendo come un segnale automatico d’allarme e restringendo notevolmente la gamma di scelte possibili.
I marcatori somatici renderebbero così più efficiente e preciso il processo di decisione, al contrario la loro assenza ne ridurrà tali caratteristiche.
"La mia idea è che i marcatori somatici assistano il processo di cernita... anzi, essi riducono il bisogno di cernita perché forniscono una rilevazione automatica dei componenti dello scenario che è più probabile siano rilevanti.
Dovrebbe risultare così evidente l’associazione tra processi cosiddetti cognitivi e processi chiamati emotivi."

L’errore di Cartesio

Rispetto all’idea cartesiana secondo cui sarebbe il controllo delle tendenze animali attraverso pensiero, ragione e volontà a renderci umani, Damasio critica il concetto di un controllo ottenuto mediante un agente non fisico.
Con questo l’autore non è intenzionato a ridurre i fenomeni sociali a fenomeni biologici, ma a stabilire che una comprensione della cultura e della civiltà "richieda tanto la neurobiologia e la biologia generale quanto le metodologie delle scienze sociali."
L’eccesso di emozioni e pulsioni biologiche potranno sicuramente menomare la qualità del ragionamento, ma in modo equivalente la loro assenza impedirà una sua corretta attività.
"Un eccesso di sentimento nella configurazione più ristretta o un difetto di sentimento in quella più allargata possono avere conseguenze disastrose."

Scoperte

Tra le sue più importanti scoperte vanno menzionate:
- l'identificazione delle attività e dei percorsi corticali e sotto-corticali nel riconoscimento di volti e oggetti;
- l'identificazione delle aree neuronali implicate nei processi emotivi;
- la dimostrazione che le emozioni sono implicate nel prendere decisioni;
- l'identificazione delle regioni limbiche e del tronco cerebrale come possibili aree cerebrali aventi un ruolo nell'Alzheimer.

Ragione ed emozione

Il neuroscienziato portoghese, nel saggio del 1995 "L'errore di Cartesio", ribalta la tradizione culturale che ha sempre svalutato le emozioni perché perturberebbero la serenità della ragione e dimostra come, al contrario, esse siano alla base del buon funzionamento della mente: se l'uomo perde la capacità emozionale non è in grado di essere ragionevole.
Negando la concezione cartesiana del dualismo mente-corpo, due elementi necessariamente scindibili, egli mette in evidenza l'azione reciproca del corpo e del cervello, che costituiscono un organismo unico e indissociabile.
Pertanto la ragione non potrebbe funzionare correttamente senza le emozioni, ovvero senza lo stretto collegamento con il corpo, che offre costantemente la materia di base con cui il cervello costruisce le immagini da cui origina il pensiero.
In questo modo Damasio restituisce dignità alle emozioni che considera dimensioni cognitive.
Per affermare la nuova teoria dell'interconnessione tra il mondo emotivo e la razionalità, egli si è opposto alla tradizione scientifica che confina le emozioni nei centri sottocorticali più antichi e meno evoluti e ne trascura quindi il nesso con il pensiero.

Nessun commento:

Posta un commento

Salve, donatemi un pò dei Vostri Pensieri: