Il rispetto altrui non è altro che il rispetto per sè stessi di rimando specchiato.
I diritti dei bambini sono in realtà i nostri doveri verso di loro.
Quando ci si annulla negli altri, si perde la propria possibile peculiare unicità.
Se si soddisfano dei voleri che portano gli altri a far soffrire in realtà ci sarà una compensazione.
Se dagli altri si prende, è automatico il dare tramite le proprie parole ed azioni successive.
I diritti sono creazioni dell’uomo, nati per esigenze di
sicurezza e regolamentazione per il vivere in collettività.
Non sono naturali bensì pretesi ed inculcati. Ne abbiamo
fatto un monumento.
Ma in realtà sono pietra mal tagliata e tirata.
Ma in realtà sono pietra mal tagliata e tirata.
Gli animali stessi
fra di loro non hanno diritti.
Soltanto i Doveri esistono. Gli stessi animali li hanno e li conoscono. Questi sono le vere basi
naturali.
I diritti sono per coloro a cui fanno comodo.
I bambini ed i disabili debbono contare infatti sui doveri che noi stessi,
naturalmente, abbiamo verso di loro.
Non si tratta di altruismo imposto, bensì di un fatto
naturale di protezione dei nostri cari.
Così naturalmente e semplicemente il cerchio si chiuderebbe.
Sarebbe troppo faticoso per l’uomo arrivare a capire che
questi sono doveri, allora li mettiamo come scritti come diritti altrui.
Utopistico per cui strano ed irrealizzabile? Si ritornerebbe
ad una novella Sparta?
Ci sceglieremmo forse i nostri Doveri, quelli che farebbero comodo? Forse.
Ci sceglieremmo forse i nostri Doveri, quelli che farebbero comodo? Forse.
Ma quanto sarebbe ben più responsabilizzante.
Ma nulla ci vieta di ragionare così e perlomeno di
spogliarci da adulti di questi nostri diritti.
Non si piangerebbe più per un diritto non acconsentito ma per un
dovere altrui non corrisposto.
Mettete insieme quello che strilla Stirner e quello che
predica Gesù (o qualcuno meglio di lui), ed allora capirete.
LexMat
LexMat
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