Il concetto della "vera bellezza" risiede nelle caratteristiche di mutabilità (metamorfosi), migliorabilità con l'aumento della complessità senza discapito della semplificazione, in un percorso di completamento senza un traguardo finale ma soltanto orientati in un sano cammino.
La "vera bellezza" la ricaviamo noi da quel poco (o tanto se siamo fortunati) che ci consegna la Natura della nostra eredità genetica.
Noi dobbiamo essere martello sopra l'incudine delle nostre fattezze fisiche e mentali.
Bellezza nel particolare, non nel perfetto.
Bellezza nella simmetria della diversità.
LexMat
Miglieruolo "http://miglieruolo.wordpress.com" mi fa riflettere proponendo:
Tutte le donne diventano come le loro madri. Questa è la loro tragedia.
Un uomo no. E questa è la sua tragedia.
(Oscar Wilde)
Per me significa che gli uomini dovrebbero acquisire un certa dose di femminilità, di caratteristiche della personalità femminile da parte della loro madre.
Viceversa pure per le donne sarebbe ottima cosa il contrario con le caratteristiche del padre.
La perfezione (o simmetrica imperfezione, come io la chiamo) nasce sempre dalla fusione consapevole delle diversità, diverse identità positive, ma con la capacità di mantenerne un tratto distintivo e personale.
LexMat
Perdere un genitore può essere considerata una disgrazia; perderli entrambi sa di disattenzione.
(Oscar Wilde)
Quest'ultimo secondo me potrebbe fare sì da ponte al primo, come infatti Miglieruolo dice "I quali (figli) però devono ricordare che là sono le loro radici. Prendere le distanze è necessario, un obbligo. Distrarsi da essi però significa aggiungere danno a danno.".
LexMat
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