"Solo nella penombra, tra le ombre, annida la liberazione anche per il
sole: la liberazione dal suo proprio regno che con il suo potere
imprigiona anche lui."
Articolo sintetico su:
"http://www.filosofico.net/zambrano.htm"
a cura di Agnese Galotti e Diego Fusaro
Estratto da:
"Zambrano e Nietzsche, il cammino del linguaggio"
Gonçal Mayos (traduzione di Federico Sanguinetti)
In memoria di José María Valverde
E questo cammino inverso, questo metodo reversibile, che propriamente consiste nel permanere volontariamente e lucidamente "in" cammino, "nel" cammino, come un eterno pellegrino, è possibile perché "Il metodo si è dovuto trovare in un principio, in una certa e determinata esperienza, che per virtù di quello giunge a ottenere corpo e forma, figura.
Ma è stata indispensabile una certa avventura e un certo perdersi nell'esperienza, un certo vagare spaesati, un certo vagare errabondo del soggetto in cui essa si va formando.
Un vagare spaesati che sarà poi libertà".
Prima della meta, il metodo è saper stare in cammino perfino quando questo sembra perdersi.
È accompagnare la vita nel suo cammino, con la sua dialettica di chiarezze e oscurità, piaceri e dolori..., narrandola o narrandocela, adattando la sua maestrìa a quella del linguaggio.
Solo così, e come per miracolo, pensano María Zambrano e Friedrich Nietzsche, se a qualcuno vien voglia di filosofare, può dire di esservi riuscito... con verità e con stile.
Da WikiPedia:
Maria Zambrano
"La
violenza vuole, mentre la meraviglia non vuole nulla.
A questa è
perfettamente estraneo il volere; le è estraneo e perfino nemico tutto
quanto non persegue il suo inestinguibile stupore estatico.
E, ciò
nonostante, la violenza viene a romperla e rompendola invece di
distruggerla fa nascere qualcosa di nuovo, un figlio di entrambe: il
pensiero, l'instancabile pensiero filosofico."
"I poeti rendono il mondo abitabile, i filosofi lo fanno
migliorabile; in quanto agli uomini d'azione essi hanno perso la
meraviglia e il mondo solamente lo usano."
Formazione
La sua tesi di dottorato avrà come tema "La salvación del individuo en Spinoza" ("La salvezza dell'individuo in Spinoza").
La sua formazione è influenzata sia dal tradizionalismo unamuniano sia dall'europeismo orteghiano.
Con
questa chiave di lettura si possono leggere i suoi testi, i quali
presentano una continua ricerca di equilibrio tra un razionalismo
"europeo" e una rivitalizzazione della tradizione "spagnola", al fine di
non perdere il lato più poetico dell'uomo, il suo essere nel mondo.
Tra
i temi ricorrenti, oltre al discorso e a lo stile poetico, il "sapere
delicato" che abita l'anima e si rivela in sogno e nell'immaginazione
del divino.
Molto presenti sono pure le tematiche tipiche della filosofia di Max Scheler.
Ricordatevi che di qualsiasi scritto, dove nasce da una idea un conflitto,
bisogna coglierne della logica l'essenza, per un sano spunto di partenza.
Se non si è schiavi di una religione, una idea anche se forte,
può far utilizzo della ragione, come del pennello ne fa l'arte.
(LexMat)
Quanto rimane, è un destino dove solo la conclusione è fatale.
Ed a dispetto della morte, tutto è libertà, un mondo di cui l'uomo è il solo padrone.
(Albert Camus)
Presentazione
La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.
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