di Francesco Dipalo
Una sera, dopo una lunga malattia, Katz, un gatto nero con la punta della coda bianca che viveva nel centro Zen di Cambridge morì. La figlia di sette anni di uno degli allievi di Dae Soen Sa Nim era rimasta molto toccata dalla morte del gatto. Dopo la sepoltura e le recitazioni a Buddha Amitābha, la bambina andò ad un intervista formale con DSSN.
DSSN disse: “Hai qualche domanda?”
Gita rispose: “Si. Cos’è successo al gattino? Dov’è andato?”
DSSN disse: “Da dove sei venuta?”
“Dalla pancia della mia mamma.”
“Da dove è venuta tua madre?”
Gita rimase in silenzio.
DSSN disse: “Tutto nel mondo viene dalla stessa fonte. È come in un forno. Lì vengono sfornati diversi biscotti – leoni, tigri, elefanti, case, uomini. Hanno tutti diversi nomi e forme ma sono tutti fatti della stessa pasta ed hanno tutti lo stesso sapore. Per questo, tutte le cose che vedi – un gatto, un uomo, un albero, il sole, il pavimento qui – sono in verità lo stesso.”
“Cosa sono?”
“Gli uomini gli danno tanti nomi diversi, ma difatti non hanno nessun nome. Pensi, allora tutte le cose hanno diversi nomi e diverse forme. Non pensi e tutto è lo stesso. Non ci sono parole e nomi. Gli uomini fanno le parole. Un gatto non dice ‘io sono un gatto’. Gli uomini dicono ‘questo è un gatto’. Il sole non dice ‘il mio nome è sole’. Sono gli uomini a dire ‘questo è il sole’. Quindi se qualcuno ti chiedesse – cos’è questo questo? -, come risponderesti?”
“Non dovrei avere bisogno di nessuna parola.”
DSSN disse: “Molto bene! Non dovresti aver bisogno di nessuna parola. Allora, qualcuno ti chiede – cos’è Buddha? – quale sarebbe una buona risposta?”
Gita rimase immobile.
DSSN disse: “Adesso chiedilo tu a me.”
“Cos’è Buddha?”
DSSN batté sul tavolo.
Gita rise.
DSSN disse: “Adesso lo chiedo io a te: Cos’è Buddha?”
Gita batté sul tavolo.
“Cos’è Dio?”
Gita batté sul tavolo.
“Chi sei tu?”
Gita batté sul tavolo.
“Molto bene!. Da qui viene tutto nel mondo. Tu e Buddha e Dio e tua madre e tutto il mondo siete lo stesso.”
Gita rise.
DSSN disse: “Hai ancora una domanda?”
“Non mi hai ancora detto dov’è andato il gattino.”
DSSN si inchino leggermente a Gita, la guardò negli occhi e le disse: “Tu hai già capito.”
Gita disse: “Oh!” e batté sul tavolo; dopodiché rise.
DSSN disse: “Molto, molto bene! Così dovresti rispondere ad ogni domanda. Questa è la verità.”
Gita s’inchinò ed uscii. Mentre apriva la porta, si voltò ancora una volta e disse: “Ma quando sono a scuola non risponderò così. Darò risposte normali.”
DSSN rise.
http://www.bodhidharma.info/insegnamenti/Seung_Sahn/006_una_bambina_domanda_sulla_morte.htm
Nessun commento:
Posta un commento
Salve, donatemi un pò dei Vostri Pensieri: