Da "http://www.bodhidharma.info/insegnamenti.htm" :
Una sera Dae Soen Sa Nim tenne il seguente discorso di Dharma al centro zen di Providence:
"Cos'è lo Zen? Zen significa conoscere se stessi. Significa chiedersi: Cosa sono io? Io spiego lo Zen con un cerchio. Su questo cerchio ci sono cinque punti. 0°, 90°, 180°, 270° e 360°. 360° e 0° sono lo stesso punto.
Cominciamo con lo spazio tra 0° e 90°.
Qui dominano il pensiero e l'attaccamento.
Il pensiero è esigere e l'esigere porta alla sofferenza.
Tutto si sostiene sui contrasti: buono o cattivo, bello o brutto, mio e tuo. Mi piace - non mi piace. Mi piacerebbe essere felice e non soffrire.
Così, in questo stato, la vita è sofferenza e la sofferenza è vita.
Sopra i 90° c'è lo spazio della consapevolezza del così detto karma-sé.
Al di sotto si è attaccati ai nomi, alle forme ed anche ai pensieri. Prima che nascessi non eri nulla.
Adesso sei l'Uno. Quando muori, ritorni nulla. Per questo il nulla è Uno e Uno è il nulla.
In questo parte del cerchio, tutti i fenomeno sono uguali, fatti della stessa sostanza.
Tutto ha nome e forma, ma nome e forma vengono dalla originaria vacuità e si ritorcono di nuovo sulla vacuità stessa. Il tutto è comunque ancora pensiero.
A 180° non c'è quasi più pensiero. Questa è l'esperienza della vera vacuità.
Davanti al pensiero non ci sono né parole né lingua, ma anche nessuna montagna, nessun fiume, nessun dio, nessun Buddha, assolutamente più niente. C'è solo ancora..."
A questo punto Dae Soen Sa Nim colpì il tavolo.
La prossima zona va fino a 270°, questa è la parte del cerchio della magia e del miracolo.
Qui domina la pura libertà, non ostacolata né dal tempo, né dallo spazio.
Ciò è indice di un pensare vivace. Posso trasformare il mio corpo in quello di un serpente. Posso cavalcare le nuvole del cielo occidentale. Posso camminare sull'acqua. Voglio vivere, allora vivo; voglio morire, allora muoio.
In questo arco del cerchio tutto è possibile: una statua può piangere; la terra non è né chiara né scura; l'albero non ha radici; la valle non ha echo.
Se resti a 180°, allora rimani attaccato alla vacuità; se rimani a 270° soffrirai per l'attaccamento alla libertà.
A 360° tutti i fenomeni sono così come sono. La verità è semplicemente così com'è.
'Semplicemente così' significa che non si è più attaccati a nulla.
Questo punto è esattamente uguale al punto del nulla.
Arriviamo lì dove siamo sempre stati.
La differenza è che 0° è pensiero d'attaccamento, mentre 360° è pensiero incondizionato/di non attaccamento.
Un esempio: quando si guida un auto e la tua mente è da qualche altra parte allora è probabile che tu possa attraversare un incrocio con il rosso.
Questi sono pensieri d'attaccamento.
Pensiero di non attaccamento significa che la tua mene è chiara per tutto il tempo.
Quindi la verità è semplicemente così com'è. Il rosso significa stop, il verde via libera.
E' un'azione intuitiva. Ciò significa un'azione senza reclami, senza trattenimenti.
La mia mente è come uno specchio che riflette tutto semplicemente così com'è.
Se compare il rosso davanti allo specchio, lo specchio mostra il rosso; compare il giallo, mostra il giallo.
Proprio così è la vita di un Bodhidsattva.
Non desidero niente per me, le mie azioni sono per il beneficio di tutti gli uomini.
0° è il piccolo-sé.
90° è il karma-sé.
180° è il non-sé.
270° è il libertà-sé.
360° è il grande-sé.
Il grande-sé è spazio e tempo illimitati.
Quindi non conosce né vita né morte.
Ha solo un desiderio: beneficiare tutti gli essere senzienti.
Se gli uomini sono felici, sono anch'io felice; se sono tristi, anch'io sono triste.
Zen significa raggiungere 360°. Se hai raggiunto 360° allora scompaiono tutti i gradi della ruota.
La ruota è solo un ausilio all'insegnamento zen.
Non esiste veramente.
La adoperiamo per rendere più semplifice il pensiero e testare la conoscensa di uno studente zen.
Dae Soen Sa Nim prese un libro ed una matita e mosse in alto chiedendo: 'Questo libro e questa matita - sono uguali o diversi?'.
A 0° sono diversi.
A 90° tutto è Uno, quindi il libro è la matita e la matita è il libro.
A 180° tutti i pensieri sono cessati, non ci sono né nome né lingua. La risposta è..." Dae Soen Sa Nim colpì il tavolo.
"A 270° domina la pura libertà, una buona risposta potrebbe essere: il libro è irato e la matita ride.
A 360° la verità è semplicemente così com'è. Viene la primavera e l'erba cresce; dentro è chiaro, fuori è scuro; tre volte tre fa nove. Quindi la risposta suona: il libro è il libro, la matita è la matita.
Ad ognuno dei cinque punti la risposta suona diversamente.
Qual'è quella esatta? Capisci?
Adesso ho ancora solo una risposta per te: tutte e cinque le risposte sono sbagliate."
"Perché?"
Dopo aver aspettato un momento, Sae Soen Sa Nim gridò:"KATZ!!!" e subito dopo aggiunse: "Il libro è blu, la matita è gialla. Quando capisci, capirai te stesso.
Se veramente capisci te stesso allora ti bastonerò trenta volta. Ma se non capisci te stesso ti colpirò comunque trenta volte."
"Perché?"
Dopo aver aspettato ancora un attimo, Dae Soen Sa Nim disse: "Oggi fa molto freddo."
Ricordatevi che di qualsiasi scritto, dove nasce da una idea un conflitto,
bisogna coglierne della logica l'essenza, per un sano spunto di partenza.
Se non si è schiavi di una religione, una idea anche se forte,
può far utilizzo della ragione, come del pennello ne fa l'arte.
(LexMat)
Quanto rimane, è un destino dove solo la conclusione è fatale.
Ed a dispetto della morte, tutto è libertà, un mondo di cui l'uomo è il solo padrone.
(Albert Camus)
Presentazione
La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.
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