Da "http://marteau7927.wordpress.com/2008/05/28/chi-e-mai-il-prossimo/" :
Chi è mai il prossimo?
di Marco Vignolo Gargini
Chi è mai il prossimo? — Che cosa mai comprendiamo, del nostro prossimo, per quanto riguarda le sue delimitazioni, voglio dire ciò con cui esso si delinea e s’imprime su di noi e in noi?
Di esso non comprendiamo se non le trasformazioni che ad opera sua si producono in noi, — quel che sappiamo di lui assomiglia ad uno spazio cui è stata data una forma vuota.
Gli attribuiamo le sensazioni che i suoi atti evocano in noi e gli conferiamo così una falsa positività inversa. Lo plasmiamo secondo la conoscenza che abbiamo di noi, facendone un satellite del nostro stesso sistema: e se esso ci fa luce o si ottenebra, e noi siamo la causa ultima di questi due fatti, — siamo pur sempre indotti a credere il contrario!
Un mondo di fantasmi è quello in cui viviamo, un mondo stravolto, capovolto, vuoto e tuttavia sognato come pieno e diritto!
(Friedrich Nietzsche, "Aurora", 118, traduzione di Sossio Giametta)
Ricordatevi che di qualsiasi scritto, dove nasce da una idea un conflitto,
bisogna coglierne della logica l'essenza, per un sano spunto di partenza.
Se non si è schiavi di una religione, una idea anche se forte,
può far utilizzo della ragione, come del pennello ne fa l'arte.
(LexMat)
Quanto rimane, è un destino dove solo la conclusione è fatale.
Ed a dispetto della morte, tutto è libertà, un mondo di cui l'uomo è il solo padrone.
(Albert Camus)
Presentazione
La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.
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