Seneca - Pillole filosofiche II
Da Lucio Anneo Seneca, "De brevitate vitæ", III, 4, traduzione di Marco Vignolo Gargini
Vivete come se doveste vivere sempre, mai vi viene in soccorso la vostra fragilità, non osservate quanto tempo è già trascorso; ne perdete come da una rendita ricca e abbondante, quando forse quello stesso giorno che si regala a un uomo o a una attività è l’ultimo.
Temete tutto come dei mortali, desiderate tutto come immortali.
Tamquam semper victuri vivitis, numquam vobis fragilitas vestra succurrit, non observatis quantum iam temporis transierit; velut ex pleno et abundanti perditis, cum interim fortasse ille ipse qui alicui vel homini vel rei donatur dies ultimus sit.
Omnia tamquam mortales timetis, omnia tamquam immortales concupiscitis.
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