Il mio libro “Aforismi in libertà”
Ho autopubblicato recentemente, con un sistema definito anche come “book on demand“, il libro intitolato “Aforismi in libertà“, in realtà una sorta di esperimento per fare esperienza diretta sui cambiamenti in atto nel settore dell’editoria.
Il mercato sta cambiando rapidamente grazie ad internet, e acquisisce sempre più importanza la pubblicità e il marketing piuttosto che la pubblicazione, oggi accessibile a tutti e anche ad un costo non elevato.
Personalmente ho speso pochissimo, prima per una sola copia (solo i costi di trasporto) e successivamente per altre tre copie della versione (quasi) definitiva.
Ho ottenuto quello che volevo e cioè conservare i miei appunti in un formato più ordinato e elegante, pronti eventualmente anche per essere venduti sotto forma di libro.
Chi non si lascia prendere la mano e si accontenta di poco, può spendere davvero pochissimo e ottenere un prodotto qualitativamente valido: niente soldi per comprare pacchi di libri che non saranno mai venduti (ma sempre comunque disponibili); niente rifiuti frustranti dalle Case Editrici, che – è bene ricordarlo- seguono logiche di mercato prima che ancora che di qualità.
Dei due maggiori servizi di autopubblicazioni esistenti attualmente, ho scelto “Lulu” semplicemente perchè mi permetteva di salvare il “progetto” man mano veniva costruito, cosa che per motivi di tempo per me era essenziale e che “Ilmiolibro” non offriva.
Dall’altro lato Lulu è più orientato ad una clientela estera, risultando così più difficile l’eventuale vendita e distribuzione, mentre il “ilmiolibro.it”, essendo italiano, risulta più attivo in iniziative sul territorio nazionale e più semplice nella distribuzione.
Questa la prefazione del libro, mentre per chi fosse interessato all’acquisto ecco il link… libro Aforismi in libertà :
Giuseppe Savarino: "http://letturecritiche.com/note-biografiche/"Prefazione
Gli aforismi non si scrivono, si pensano.
Per questo, a dispetto della loro apparente brevità, richiedono sacrificio, dedizione e tempo di maturazione.
Questi aforismi nascono dalla ponderazione, dalla meditazione, dal ragionamento, frutto di solitudini.
Scriverli è stato soltanto un compito di rifinitura, di cura dei dettagli, di ricerca continua di espedienti e di unità nel caos della frammentarietà.
In modo speculare, non si possono leggere con leggerezza: richiedono una lentezza di fondo, un rallentare, un ri-leggere, un “digerire”.
Sono un invito quasi fisico alla riflessione, una spinta al limite dell’abisso, un grido soffocato verso l’“empatia”, intesa nel suo significato etimologico di pathos del “dentro”.
Un invito che è anche un appello a una compenetrazione nel senso ultimo che non si troverà mai, ma che si giustifica e si realizza pienamente nel sacrificio e nell’impotenza del suo essere soltanto un tentativo.
Bisogna individuare il flusso indistinto delle idee per non lasciarsene travolgere, per non passare oltre e fermarsi appena trovato quel materiale che istintivamente si potrà plasmare a proprio uso e consumo.
In un mondo dove il “passare oltre” ovvero la leggerezza e l’incapacità di “digerire” sono diventati un vero e proprio modus vivendi, questo libro è un richiamo a se stessi e alla propria capacità di divenire, del “passare dentro”.
Il titolo è volutamente ambiguo: aforismi “in libertà” nel senso di aforismi “slegati tra loro”, apparentemente caotici- sebbene organizzati in capitoli- e aforismi “in” libertà perché dentro l’analisi lucida e sistematica della libertà intesa come piena consapevolezza della propria essenza di individuo.
Da un lato permane un senso di divisione, dall’altro si vuole ottenere un movimento organico, quasi circolare, di costruzione e de-costruzione continua, che è nello stesso tempo lo sforzo richiesto al lettore.
I temi affrontati non sono stati scelti a caso, anzi direi che non sono stati scelti affatto: sono nati in modo naturale, senza premeditazione, inconsciamente presenti nel mio mondo e solo a posteriori diventati frasi compiute e capitoli.
Il ruolo centrale è l’individuo e il suo sviluppo, con i suoi desideri, i suoi limiti, le sue capacità, il suo essere diverso e uguale tra altri esseri diversi e uguali.
Emerge lenta ma prepotente un’aristocratica e organica concezione di vita, una Weltanschauung, che spinge alla distanza per guardarsi dentro spietatamente, e talmente cinica da divorare come Crono i propri figli.
Da "http://letturecritiche.com/aforismi/" :
Questo e ben altro si può trovare nel libro “Aforismi in libertà“…
Buona lettura !
Sul desiderio
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Si può desiderare così a lungo da credere di aver raggiunto un traguardo.
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La fiducia è frutto di aspettative che nascono da convinzioni e finiscono in speranze.
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La soddisfazione ha l’ingenuità di scambiare l’attesa per il fine.
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Dovrei imparare a costruire le ferrovie prima di far passare il treno.Sul tempo e dintorni
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In ogni attimo che passa c’è una sentenza.
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Si cerca di dare un senso a tutte le cose, ma le cose semplicemente sono o accadono.Questa è una tendenza naturale e divina dello spirito umano e la sintesi della sua sconfitta.
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Il futuro è tanto incerto quanto prevedibile.
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Il valore del tempo che passa è limitato a pochi istanti e a molte sensazioni.
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Il destino è il caso diventato passato.
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Ci sono momenti in cui si può sopportare solo la propria solitudine.Sulla morte, affini e contrari
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Il vero dramma per l’uomo è combattere con la coscienza del vuoto della sua essenza.
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La morte è sempre stata associata al buio, alle tenebre.Forse perché con il buio si è costretti a vedere se stessi.
Il buio è il megafono della propria coscienza.
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Non credo di conoscere qualcosa per cui vivere.Sicuramente conosco molte cose per cui non morire.
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L’uomo vive tra la pesantezza dell’essere finito e la leggerezza del credersi infinito.
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Per essere attratti dall’abisso bisogna riuscire a vederlo.Sulla creatività
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Ho bisogno continuamente di stimoli perché temo il momento in cui ne rimarrò senza.
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La creatività umana è la storia dell’umanità intera: possibile che sia così sbagliata?
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La fantasia crea mostri con la stessa facilità con cui li distrugge.
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Solo l’impegno costante e rigoroso porta a delle intuizioni geniali.Pensare che questi non nascano dalla noia è solo credenza di spiriti deboli o di chi non ne ha mai avuti.
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Azzardare nuove ipotesi è come lanciarsi nel vuoto: alla fine ci si rompe qualcosa, ma almeno si è provato l’ebbrezza del volo.Sullo scrivere
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La scrittura è un esporsi incondizionato, una tragica lotta di un
individuo chiuso in se stesso che vuole esprimersi di fronte
all’indifferenza del mondo.
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Si scrive o per dimenticare o per essere dimenticati con un piede nell’immortalità e uno nella vanità.
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Scrivere bene è pensare bene e per pensare bene occorre mangiare, bere, agire bene.Una selezione continua di ciò che si è, di ciò che si fa e di quali pensieri si è schiavi.
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Scrivere è ammettere una sconfitta.
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Scrivere di qualcosa dovrebbe essere sempre scrivere con qualcosa.
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L’aforisma non serve a farsi capire ma a nascondersi.
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Di fronte ad un foglio bianco ci sono tre possibilità.Primo, hai qualcosa da dire e trovi il modo di dirlo.
Secondo, non hai niente da dire, ma insisti per trovarlo.
Terzo, rimanere in silenzio.
E la terza soluzione spesso è la migliore.
Sulla libertà
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Quando si parla seriamente di libertà si sta parlando dei suoi limiti.
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La libertà non consiste nell’esprimere delle idee ma nelle averle.
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La libertà senza tolleranza è come una dittatura senza consensi.
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Anche nello spirito più libero si chiudono diversi cerchi.Ciò che è frutto di convinzioni non confessate assume una durezza diamantina.
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La libertà è una continua lotta con se stessi all’interno del filo spinato delle buone intenzioni.Sull’individuo e i suoi rischi
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Avere un obiettivo di un giorno ci fa uomini.Avere un obiettivo di una vita ci fa grandi uomini.
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Le comodità e la dipendenza hanno attrattive che l’incertezza della verità non possiede.
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Quando l’effetto di un’azione conferma la validità di un’opinione significa che è arrivato il momento di cambiarla.
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La grandezza dell’educazione sta nella piccolezza dei dettagli.
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L’indecisione è la virtù dei deboli, ne rivela l’intelligenza.L’uomo debole e deciso è un uomo stupido.
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Le sentenze non sono fatte per me, mi sento di smentirle un attimo dopo averle pronunciate.
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Cos’è un neonato: un misto di influenza esterna e capacità genetica che da un lato spaventa e dall’altro stupisce.
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Spesso si scambia la maturità per incapacità di sorprendersi.
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Si tende a voler dare un senso a tutto, per cui capita a volte di indovinare.
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Dire no a tutto, anche a se stessi, è un’arte sopraffina: poco
incline alla serenità, molto alla verità e tanto alla grandezza
interiore.
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Le convinzioni possono portare a buoni risultati ma anche a disastri assoluti.
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L’astrattezza non fa parte del mio pensiero.Anche quando penso combatto corpo a corpo una lotta e il dolore è fisico.
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Essere pessimisti è un modo comodo affinché tutto ciò che è normale possa sembrare eccezionale.
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La conoscenza di un argomento è l’unico modo obiettivo per giudicarlo: non siamo dunque mai obiettivi?
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Solo ciò che si smarrisce si può ritrovare.
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“So di non sapere niente”: che idea balzana!Piuttosto “so che il mio sapere è limitato”.
Non c’è cosa peggiore dell’ipocrisia camuffata da falsa modestia.
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La consapevolezza non consiste nel masticare ma nel digerire.Sui rapporti sociali
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L’uomo meschino pretende un diritto tanto quanto l’uomo nobile adempie un dovere.
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Il tacere e il parlare troppo sono indici di debolezza.
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Ci sono due tipi di incompatibilità: per somiglianza o per divergenza.E, in entrambi i casi, lo sono sempre per eccesso.
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I bambini non hanno la necessità di mentire, mentre gli adulti fanno di questa necessità un pretesto.
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Si può avere fiducia nel prossimo quando il primo prossimo sei tu?
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La cosa più insopportabile che si può vedere nel proprio nemico è se stessi.
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Il coraggio è un atto di volontà pura e pertanto rara.
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L’ipocrisia può essere così profonda da riuscire ad ingannare anche se stessa.
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I viaggi servono a capire che si è diversi cioè minoranza con abitudini che per la maggioranza sono eccezioni.
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Ci sono sostanzialmente due tipi di uomini: chi si accontenta di poco, chi non si accontenta mai.E poi ci sono tutti gli altri.
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Pensare diversamente dalla massa è proprio del genio.Essere il solo a pensarlo è follia o delirio.
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L’educazione non nasce da episodi ma dall’insieme di essi.Si forma per contesti, mai per singole idee.
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La storia studiando il passato insegna come il presente sarà studiato in futuro.
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L’enigma dell’educazione: far apparire proprio quello che è d’altri.
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L’immedesimazione è il sentimento egoistico con più valenza sociale.
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È assurdo che pochi uomini abbiano ciò che milioni di persone non possono nemmeno desiderare.
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Trovo il mondo così banale da riuscire a meravigliarmene ancora.
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