Adesso è vivere la vera giovinezza, durante la propria vecchiaia, perchè come la discesa è più facile della salita,
adesso si possiede la cognizione della causa e del suo effetto, si è visto e
si può cambiare il passato, si possono vendicare gli errori delle cose fatte
e non fatte, ripagare i rimorsi e consolare i rimpianti, ripercorrere le tappe della vita già battute alla
scoperta invece di quelle non intraprese.
Il vero bambino è quello
cosciente del proprio potere di meravigliarsi, di volersi sentire
ingenuo, di voler tentare la sorte con la coscienza della propria
temerarietà.
E' l'eternità quella rappresentata da un figlio, una discendenza, in cui potersi ritrovare giovani e poter dare
quella marcia di conoscenza, non per aiutare a rialzarsi, cosa che da soli si dovrà riuscire a fare, ma a ben cadere e soprattutto, poter dare maggiori possibilità di scelta, segreto questo ultimo di un sentiero della vita ben battuto dai padri ed a cui i figli potranno aggiungere nuovi rami vergini.
I figli non devono trovarsi nel bisogno di ricominciare daccapo bensì di incominciare il nuovo.
Bisogno spianare e sgombrare il passato ai nostri figli, per garantire loro un futuro pulito dai problemi di ieri e pieno soltanto del fardello di un sano ignoto.
LexMat
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