Da "http://andreaciaffa.blogspot.it/2012/09/don-camillo-sconosciuto.html" :
di Andrea Ciaffaroni
In questi giorni ho lavorato intensamente al montaggio per un film che oserei chiamare documentario, DON CAMILLO SCONOSCIUTO.
Il titolo la dice lunga sull'argomento, esiste un DON CAMILLO sconosciuto al grande pubblico italiano?
La risposta è sì per tutti coloro che non hanno mai visto o comprato i primi due film della celebre serie in lingua FRANCESE (giusto qualche collezionista o vero appassionato...), che se mai lo facessero andrebbero incontro ad una bella sorpresa.
Infatti, "Le Petit Monde de don Camillo" e "Le Retour de don Camillo" non sono semplicemente le versioni doppiate in francese di "Don Camillo" (1952) e "Il ritorno di Don Camillo" (1953), ma praticamente due film diversi, in quanto contengono inquadrature e intere sequenze che non sono presenti nelle versioni in italiano.
Infatti, durano leggermente di più e nell'insieme risultano esteticamente differenti rispetto ai loro "cugini" italiani.
Il perché? Essendo una co-produzione italo-francese, aveva un regista e parte degli attori francesi, e sopratutto sceneggiatori francesi, i quali evidentemente non digerirono che un film italiano, con protagonista un parroco, avesse affiancato alla produzione un responsabile del Centro Cattolico Cinematografico, tale Monsignor Galletto, che pressò fortemente sulla figura un pò troppo rude e spiccia di Don Camillo; regista e sceneggiatore imposero così la doppia versione, rigirando ogni scena in francese e, al montaggio, allungando sequenze che per l'Italia erano giudicate inadatte.
Se per "Don Camillo" italiano il piglio è quello della farsa zuccherosa, in quello francese c'è più poesia, commozione, e più cazzotti, tanto da tagliare, nella parte finale del primo film, qualche momento comico per sottolineare invece il parroco manesco.
Giovannino Guareschi disapprovò il "Don Camillo" cinematografico, e non so se davvero abbia visto le versioni in francese, dubito visto che litigò via lettera numeose volte con Julien Duvivier, il regista, quando ironicamente son quelle più fedeli allo spirito del suo libro!
Questo documentario le raccoglie tutte, incluse un paio sfuggite agli autori dei libri, altamente consigliati, che mi hanno spinto a lavorare qualche giorno al montaggio, divertendomi come sempre.
Questo accade quando si lavora su delle scene comiche. e Fernandel e Gino Cervi, affiatata coppia di splendidi attori, erano molto divertenti. I libri sono:
Don Camillo mai visto, a cura di Egidio Bandini, Giorgio Casamatti, Guido Conti, MUP Editore, 2007, e Don Camillo e Peppone, cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965, di Riccardo Esposito(Le Mani, 2008).
Le possibili reazioni su questo filmato di 28 minuti saranno determinanti per spingermi a lavorare sull'argomento, già trattato come detto tanto da farne un album di fotografie, specie sulla domanda che spesso si ripete, perché tutti questi cambiamenti al montaggio, visto che alcuni sono davvero discutibili?
Ecco, nei miei progetti spero di poter dare le risposte necessarie.
Grazie in anticipo a coloro che si fermeranno a guardare Don Camillo sconosciuto.
Ricordatevi che di qualsiasi scritto, dove nasce da una idea un conflitto,
bisogna coglierne della logica l'essenza, per un sano spunto di partenza.
Se non si è schiavi di una religione, una idea anche se forte,
può far utilizzo della ragione, come del pennello ne fa l'arte.
(LexMat)
Quanto rimane, è un destino dove solo la conclusione è fatale.
Ed a dispetto della morte, tutto è libertà, un mondo di cui l'uomo è il solo padrone.
(Albert Camus)
Presentazione
La Logica di Russel, il Coraggio di Camus e la Fede di Chesterton.
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